Tra le varie iniziative che l’ENAC sta attivando a favore del risparmio energetico troviamo anche un programma di installazione di un impianto di co-generazione nell’aeroporto di Pantelleria.
L’impianto di co-generazione consiste in un impianto che produce due diverse forme di energia sfruttando come unica fonte l’energia solare. Grazie a questa tipologia di impianto l’energia prodotta viene completamente utilizzata e non c’è quindi spreco di alcun genere.
L’impianto di co-generazioe è solo un primo passo verso la realizzazione di aeroporti capaci di essere completamente indipendenti da un punto di vista energetico. Proprio per questo motivo Alessio Quaranta, direttore generale dell’Enac, ha affermato che accanto ad essi dovranno essere in seguito installati anche pannelli fotovoltaici tradizionali, sistemi capaci di regolare l’emissione di anidride carbonica nell’aria, scambiatori geotermici e sistemi di depurazione dell’acqua piovana.
L’iniziativa riguardante l’aeroporto di Pantelleria rientra nell’impegno preso dall’Enac con l’adesione al Patto per l’Ambiente che prevede che anche l’aviazione civile contribuisca agli interventi e agli investimenti riguardanti il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Ovviamente in futuro il progetto attiva sull’aeroporto di Pantelleria sarà allargato anche a tutti gli altri aeroporti presenti sul territorio italiano.
Fonte
giovedì 9 dicembre 2010
giovedì 11 novembre 2010
Risparmio energetico con i sottofondi bio
arI sottofondi bio di Villaga consentono di progettare matematicamente l'impianto radiante a pavimento
Progettare matematicamente l'impianto radiante a pavimento, minimizzando il dispendio energetico in cui incorre questo sistema di riscaldamento, è possibile. La società Villaga ha infatti affidato al CNR (Centro Nazionale di Ricerca) il compito di calcolare con metodo scientifico, sui suoi sottofondi bio da sottopavimentazione, due nuovi parametri – calore specifico e inerzia termica – da affiancare a quello già noto della conducibilità termica (K), non utilizzabile ai fini della progettazione efficiente di sistemi radianti.
Progettare matematicamente l'impianto radiante a pavimento, minimizzando il dispendio energetico in cui incorre questo sistema di riscaldamento, è possibile. La società Villaga ha infatti affidato al CNR (Centro Nazionale di Ricerca) il compito di calcolare con metodo scientifico, sui suoi sottofondi bio da sottopavimentazione, due nuovi parametri – calore specifico e inerzia termica – da affiancare a quello già noto della conducibilità termica (K), non utilizzabile ai fini della progettazione efficiente di sistemi radianti.
Prima di queste ricerche scientifiche, i parametri relativi al massetto di sottopavimentazione erano tabulati e non sperimentali: di conseguenza il calcolo dell'efficienza energetica risultava approssimativo, e di frequente era necessario ovviare alle impedenze tecniche sovradimensionando gli impianti per raggiungere il comfort auspicato. I due parametri calcolati dal CNR, al contrario, consentono di dimensionare e far funzionare i sistemi radianti a pavimento con precisione matematica. Evidenti i vantaggi: minori costi di impianto e numero di ore di esercizio, minore temperatura di esercizio, minor integrazione di energia da idrocarburi, possibilità di sfruttare al meglio le fonti di energia alternative e, quindi, minori emissioni.
La linea di sottofondi bioLa linea di sottofondi bio da sottopavimentazione di Villaga è costituita dai massetti autolivellanti Vimas Therm Bio e Vimas Therm Rapid, il legante per massetti tradizionali LA 20 e la livellina Bio Level. Certificati ANAB-ICEA, questi prodotti sono costituiti da due componenti principali: il Legante, in tetra solfato di calcio (CaSO4) anidro naturalmente, macinato e non cotto; e l'Inerte, in carbonato di calcio puro.
A differenza dei tradizionali impasti che hanno per legante la calce e il cemento, i prodotti della linea sottofondi bio di Villaga garantiscono un ridottissimo ritiro idraulico – consentendo quindi di realizzare fino a 400 mq di massetti continui – e una altissima capacità termica, riducendo così l'inerzia termica degli impianti radianti, con risparmi nel consumo energetico fino al 25%.
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